Il Bisogno Educativo Speciale è definito oggi come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo, dovuta all’interazione di vari fattori che necessita di educazione speciale individualizzata”. ( Ianes D., Cremerotti S., Alunni con BES, Erickson, Trento 2013)
Nel nostro Istituto ci confrontiamo sempre di più con una realtà eterogenea, multiculturale. In generale, in tale contesto quindi l’alunno cosiddetto speciale non è più solo quello con certificazione di deficienze fisiche e psichiche come è indicato dalla legge 104 del 1992, ma anche lo studente NAI (nuovo arrivato in Italia), oppure con disturbi specifici di apprendimento, o ancora, appartenente a situazioni familiari e ambientali tali per cui necessita di interventi, temporanei o permanenti, specifici.
Dal punto di vista normativo esistono tre grandi classi di bisogni educativi speciali:
- studenti che presentano disabilità derivanti da deficit o patologie (disabilità intellettiva, motoria, sensoriale, pluridisabilità o disturbi neuropsichiatrici; tutelati dalla legge 104 del 1992)
- studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) (dislessia evolutiva, disortografia, disgrafia, discalculia; tutelati dalla legge 170 del 2010)
- studenti che presentano altre situazioni di difficoltà nell’apprendimento (svantaggio socioeconomico, socioculturale, iter diagnostico di DSA non ancora completo; inserite nella direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012).
( Proff.sse Monia Briganti - Federica Monolo)
Riferimenti normativi